L’irreprensibile e prude segretaria Katharina Blum incontra a un ballo di carnevale Ludwig Götten, un piccolo criminale, sospetto terrorista. Trascorre la notte con lui e l’indomani, non del tutto consapevole della situazione, ne facilita la fuga. Katharina, interrogata brutalmente dalla polizia, collabora solo in parte. La stampa scandalistica, attraverso lo spietato giornalista Werner Tötges, viola ripetutamente la privacy di Katharina e manipola le informazioni raccolte, rendendola prima complice del bandito e poi una vera e propria estremista. La vita di Katharina viene sconvolta: riceve minacce, i suoi conoscenti vengono emarginati, il suo onore viene definitivamente compromesso. La polizia e lo Stato non la tutelano. Dapprima disperata, poi lucida nel suo isolamento, Katharina Blum si vendica uccidendo Tötges.
Nonostante il tema drammatico, la struttura è lieve, ironica e piena di simpatia per il personaggio. Lo scrittore, non fa che parodiare il linguaggio della stampa scandalistica, con i suoi luoghi comuni, le moralizzazioni spicciole, la sua piattezza intrinseca. La forma del romanzo è quella del giallo: si parte dall'atto già avvenuto, andando avanti e a ritroso, permettendoci così di vedere quell'incubo mediatico che avvolge la protagonista, con le menzogne che ne distruggono le relazioni sociali ed intime, portandola al gesto estremo.
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Chi si serve pubblicamente delle parole mette in movimento mondi interi e nel piccolo spazio compreso tra due righe si può ammassare talmente tanta dinamite da far saltare in aria questi mondi
Heinrich Böll (1959)